La miopia è un difetto ottico.
Si chiama difetto ottico, la difficoltà visiva di un occhio causata da un errore di refrazione della luce all’interno dell’occhio.
L’occhio é simile ad una telecamera. La luce proveniente dall’esterno, entra nell’occhio e deve essere messa a fuoco su uno strato sensibile alla luce, la retina, la quale invia al cervello le informazioni luminose. Un difetto ottico interferisce col sistema visivo impedendo una perfetta messa a fuoco della luce sulla retina.
La MIOPIA é un difetto ottico in cui la luce va a fuoco prima della retina e quindi arriva sulla retina di nuovo sfuocata.
La miopia si verifica quando l’occhio è più lungo del normale o quando la cornea (la parte anteriore e trasparente dell’occhio) è troppo curva. In questi casi, i raggi di luce sono focalizzati davanti alla retina e non su di essa. E’ questo il meccanismo che permette di distinguere nitidamente gli oggetti vicini, mentre gli oggetti distanti appaiono sfocati.
Quando si è miopi, si vede abbastanza bene da vicino ma si vede male da lontano.
La miopia è una condizione comune che colpisce quasi il 25% della popolazione.
I sintomi della miopia
Il segno classico della miopia è la difficoltà a vedere nitidamente gli oggetti lontani, come ad esempio i cartelli stradali o la lavagna a scuola. Possono associarsi affaticamento visivo, mal di testa, visione di aloni attorno alle luci.
L’età più a rischio per l’insorgenza della miopia è l’adolescenza, perchè con lo scatto di crescita anche l’occhio si allunga.
La miopia ereditaria è generalmente diagnosticata nei bambini quando hanno tra gli otto e i dodici anni di età. Durante l’adolescenza, quando il corpo cresce più rapidamente, la miopia tende a peggiorare. Dopo i vent’anni, di solito, le variazioni della miopia sono minime o nulle. Seppur di rado, la miopia può cominciare anche in età adulta, ma si tratta quasi sempre di forme molto lievi.
Una miopia patologica è la miopia elevata (superiore alle 7-8 diottrie), che può comportare alterazioni retiniche che compromettono la qualità visiva.
Una miopia elevata può essere corretta con occhiali, con lenti a contatto o con un intervento di chirurgia rifrattiva (valutando prima l’idoneità del paziente all’intervento).
I pazienti affetti da miopia hanno un rischio maggiore di sviluppare un distacco di retina. I miopi elevati hanno un rischio superiore alla media di sviluppare il glaucoma e la cataratta.
La diagnosi di miopia
Noi oculisti possiamo identificare la miopia nel corso di una visita oculistica di routine. La presenza o meno di miopia, infatti, viene diagnosticata tramite un semplice esame della vista, durante il quale viene richiesto al paziente di leggere le lettere su un tabellone posto all’estremità opposta della stanza.
Trattamento della miopia
Occhiali da vista o lenti a contatto sono i metodi più comuni per correggere i sintomi della miopia. Le lenti determinano un riorientamento dei raggi luminosi in modo che possano convergere precisamente sulla retina, compensando le alterazioni anatomiche dell’occhio miope.
In molti casi, inoltre, si può decidere di correggere la miopia con la chirurgia rifrattiva, FemtoLASIK o PRK. Queste procedure chirurgiche sono utilizzate per correggere o migliorare la visione modificando la conformazione della cornea consentendo, quindi, una migliore “messa a fuoco” degli occhi. Altre tecniche, come gli impianti di lenti fachiche (lensectomia), determinano lo stesso effetto mediante l’inserimento di un piccolissimo cristallino artificiale (simile ad una lente a contatto) all’interno dell’occhio.
Qualcuno può aver sentito parlare di un procedimento noto come ortocheratologia per il trattamento della miopia. Questo sistema, non chirurgico, si avvale di particolari lenti a contatto rigide che hanno lo scopo di appiattire la cornea e ridurre gradualmente, così, l’errore di refrazione. Ma il miglioramento della vista che si ottiene con l’ortocheratologia è temporaneo: una volta che viene interrotto l’uso di queste lenti, la cornea riprende la sua forma originaria, e ritorna la miopia.