Maculopatia


Che cos’è?

Il termine maculopatia identifica qualsiasi malattia che colpisce la macula. La macula è la regione centrale della retina che controlla la capacità di discriminazione fine: distinguere dettagli e colori, leggere e scrivere. Il resto della retina serve ad ampliare il campo visivo e ad attirare l’attenzione sugli oggetti individuati.

A volte, con l’avanzare dell’età, le delicate cellule della macula si danneggiano e non funzionano più bene.

La causa più comune di degenerazione maculare è la forma legata all’età (degenerazione maculare senile). Raramente può colpire i giovani e quando ciò avviene è dovuto a malattie ereditarie chiamate ‘distrofie maculari’.

 La degenerazione maculare legata all’età può essere di 2 tipi: secca o atrofica o essudativa (neovascolare o disciforme).

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La forma secca è caratterizzata dalla progressiva e lenta atrofia (assottigliamento e indebolimento) della retina. Nella degenerazione maculare secca sono presenti depositi sottoretinici giallastri (Drusen), alterazioni pigmentarie e, successivamente, perdita di epitelio retinico a bordi definiti. La perdita di vista è di solito graduale e dipende dall’estensione delle lesioni a livello maculare. Attualmente non esiste una terapia specifica per la cura di questa tipologia di maculopatia.

 La maculopatia umida o essudativa invece compaiono vasi anomali (neovasi) nella parte centrale della retina, che trasudano siero o sanguinano, distruggendo i fotorecettori e stimolando poi la formazione di una cicatrice. Le attuali terapie sono dirette principalmente a questa forma.

 Le maculopatie hanno aspetti caratteristici che l’oculista è in grado di diagnosticare tramite esame del fondo oculare, OCT-HD (tomografia a coerenza ottica ad alta risoluzione) ed eventuale fluorangiografia retinica.

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La degenerazione maculare legata all’età tende a coinvolgere entrambi gli occhi, anche se in tempi diversi o in maniera asimmetrica. Una volta insorta la malattia su di un occhio, la probabilità di avere un coinvolgimento dell’occhio controlaterale è circa il 30% entro 5 anni. La maculopatia rappresenta la principale causa di cecità legale nelle persone anziane in Italia.

Quali sono i sintomi?

maculI sintomi d’esordio della malattia sono riconducibili alla visione distorta (metamorfopsia), percezione di una macchia più o meno scura centrale (scotoma), calo visivo, visione alterata dei colori e delle dimensioni degli oggetti.

 A tutti i pazienti con distrofie maculari è consigliato eseguire una volta alla settimana il Test di AMSLER per monitorare la propria visione. Se osservando la griglia di Amsler si osservano linee ondulate, deformate, aree colorate o mancanti, occorre chiamare immediatamente il proprio oculista. L’evoluzione della maculpatia essudativa può essere estremamente rapida. Un controllo oculistico almeno annuale è comunque necessario.

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La malattia può portare alla cecità?

 La malattia provoca una macchia nel centro della visione ma non conduce alla cecità completa. Grazie alle nuove prospettive terapeutiche, se la malattia viene trattata tempestivamente è possibile mantenere una discreta qualità della visione, tale da garantire una buona autonomia.

 Quali sono le cause della malattia?

 La degenerazione maculare senile è una patologia che ha molte cause, in parte sconosciute. In buona parte la malattia è basata su meccanismi ereditari. Vi sono correlazioni con il fumo di sigaretta, con l’esposizione al sole e con l’invecchiamento.

 Si può fare qualcosa per la prevenzione della malattia?

Attualmente si utilizza una prevenzione rappresentata da supplementi vitaminici, oligoelementi e carotenoidi. L’oculista può suggerire quali prodotti assumere.

 Quali sono le terapie attualmente disponibili?

Fino a pochi anni fa l’unica soluzione terapeutica era la fotocoagulazione laser. Dal 2001 ha preso campo la terapia laser fotodinamica (PDT) e dal 2007 il trattamento mediante iniezioni intravitreali di farmaci che bloccano la crescita dei neovasi (antiangiogenici o anti-VEGF).

 Ad oggi il trattamento consiste nelle iniezioni intravitreali di un farmaco antiangiogenico che prevede un ciclo iniziale di tre iniezioni una volta al mese, a cui seguiranno dei controlli, per verificare l’andamento della malattia.

 La terapia fotodinamica e la fotocoagulazione laser rimangono indicati in pochissimi casi selezionati.

Cosa è necessario fare dopo le prime tre iniezioni di farmaci antiangiogenici?

A distanza di uno – tre e sei mesi dal termine del ciclo è utile fare una visita con OCT-HD per stabilire se è necessario ripetere il trattamento. Le iniezioni vengono ripetute se la lesione è nuovamente in attività.

Si può guarire dalla maculopatia?

Le attuali terapie consentono in molti casi di stabilizzare o migliorare la visione, ma è raro che essa ritorni ad essere del tutto normale. Inoltre in alcune persone la malattia può recidivare, per cui è opportuno effettuare subito un controllo oculistico se si notano nuove o diverse alterazioni osservando il Test di Almsler. Se la malattia si ripresenta può essere utile ripetere un ciclo di iniezioni.