La congiuntivite allergica è un processo infiammatorio a carico della congiuntiva indotto da un qualsiasi allergene, sia questo una sostanza chimica (es. soluzioni delle lenti a contatto, conservanti dei colliri, detergenti) o naturale (es. pollini, acari, pelo di gatto).
I sintomi sono arrossamento, iperlacrimazione, bruciore, prurito e gonfiore.
Quando si verificano questi sintomi, l’oculista – previa diagnosi – può prescrivere al paziente la terapia adeguata, generalmente antistaminici in collirio o per via orale, colliri anti-infiammatori o corticosteroidei nei casi più severi.
Si stima che la congiuntivite allergica colpisca il 10-20% della popolazione e sia in costante aumento nei paesi più sviluppati. Tra le possibili cause di questo aumento ci sono l’industrializzazione, l’urbanizzazione, l’inquinamento atmosferico, il cambiamento climatico, l’ipotesi dell’eccessiva igiene (ipersensibilità immunitaria) per bassa esposizione microbica durante l’infanzia.
Le congiuntiviti allergiche sono più comuni nei giovani (15-30 anni) di entrambi i sessi e le forme più diffuse sono la congiuntivite allergica ad andamento acuto-stagionale (da ipersensibilità alle graminacee, ai pollini) e la congiuntivite a forma cronica-perenne (da acari, muffe, animali, farmaci).
La congiuntivite allergica si può prevenire adottando specifiche strategie volte a ridurre al minimo l’esposizione ai principali allergeni.

CONSIGLI IN CASO DI ALLERGIE:
ALLERGIA A POLLINI:
Il polline è uno degli allergeni più difficili da evitare. Una pianta di ambrosia può generare un milione di grani di polline al giorno, che possono raggiungere distanze di 400 km. Per ridurre l’esposizione al polline si consiglia di:
- tenere le finestre chiuse per evitare l’ingresso dei pollini
- viaggiare con i finestrini chiusi in auto e usare l’aria condizionata (cambiare regolarmente i filtri)
- evitare i campi dove viene tagliata l’erba
- evitare di praticare sport all’aperto
- lavare e spazzolare spesso i capelli perchè potrebbero trattenere i pollini presenti nell’aria
ALLERGIA ALLA POLVERE ( ACARI):
Gli acari o dermatofagoidi sono insetti microscopici che vivono nei nostri materassi, nei cuscini, nelle coperte, trapunte, divani, poltrone, moquette e nei tappeti. Il nutrimento ideale per questi microrganismi è rappresentato da scaglie di cute, residui di cibo, granuli di polline, muffe e piume.
Alcune particelle presenti nelle feci degli acari sono le vere responsabili dell’allergia. Quando inaliamo o entriamo in contatto con queste particelle, inizia una infiammazione nelle mucose nasali, nelle congiuntive, nelle o nella cute, con comparsa di rinite, congiuntivite, asma o dermatite.
ELIMINAZIONE DEGLI ACARI:
L’eliminazione completa degli acari della polvere è quasi impossibile, tuttavia si può cercare di ridurre al massimo la loro concentrazione in casa, seguendo semplici regole:
- arieggiare spesso i locali
- mantenere una temperatura in casa che non superi i 20°C in inverno ed evitare il caldo-umido
- eliminare o minimizzare tutti i possibili ricettacoli di polvere: tappeti, moquette, divani imbottini, fiori secchi
- utilizzare librerie chiuse
- evitare la carta da parati
- lavare spesso la biancheria da letto ad una temperatura non inferiore a 50°
- pulire accuratamente e frequentemente la casa con un aspirapolvere con filtro HEPA.
ALLERGIA ALLE MUFFE:
Le spore delle muffe sono presenti soprattutto negli scantinati, nei bagni, nelle piante da appartamento, nei condizionatori d’aria – umidificatori, nei vassoi del frigorifero, nei sacchi della spazzatura, nei mobili imbottiti. Per eliminare l’esposizione alle muffe si consiglia di:
- eliminare le perdite di acqua
- evitare aree con acqua stagnante
- evitare le zone a rischio
ANIMALI DOMESTICI
I principali allergeni animali sono: le proteine secrete dalle ghiandole sebacee della pelle degli animali e rilasciate dai peli; le proteine nella saliva, che si attaccano ai peli quando l’animale si pulisce; proteine nelle urine. Si consiglia quindi di:
- evitare i luoghi dove sono stati animali, non solo il contatto diretto
- ridurre al minimo l’esposizione, non toccandosi gli occhi quando si è in luoghi con animali e lavandosi spesso le mani
AGENTI CHIMICI O FISICI IRRITANTI
Rientrano in questo tipo di allergeni i fumi chimici provenienti da vernici, moquette, plastica, profumi ecc.; gli spray aerosol (prodotti per la pulizia, per la cura dei capelli e profumi); il fumo (candele, caminetti, sigarette e fabbriche); lo smog, gli alti livelli di ozono e altro inquinamento; il cloro delle piscine, l’acqua del mare, il sudore. Sebbene spesso causino sintomi simili a quelli dell’allergia, la sensibilità a questi irritanti non rappresentano una vera reazione allergica; questi irritanti possono tuttavia aumentare l’effetto di pollini o altri allergeni esacerbando la condizione. Si consiglia quindi ai soggetti allergici di ridurre al minimo possibile il contatto con gli agenti irritanti chimici e fisici.