SMART-WORKING E DIDATTICA A DISTANZA: COME DIFENDERE I NOSTRI OCCHI DALL’AFFATICAMENTO VISIVO 

In questi mesi di emergenza coronavirus abbiamo trascorso, e stiamo ancora trascorrendo, moltissimo tempo in casa, lavorando o studiando a computer, passando molte più ore del solito davanti a cellulare, tablet, tv e monitor, sottoponendo i nostri occhi a un costante sforzo da vicino. Le ore di connessione e la costante applicazione da vicino hanno però conseguenze sulla nostra vista, causando disturbi oculari o visivi, in particolare:

Bruciore degli occhi

Disturbi della secrezione lacrimale: iperlacrimazione o secchezza oculare

Dolenzia oculare

Visione annebbiata o sfuocata

Fastidio alla luce

Mal di testa

Le cause di questi disturbi sono la prolungata fissità dello sguardo sullo schermo, i difetti visivi non corretti o mal corretti, la cattiva illuminazione, il contrasto eccessivo o troppo scarso di luminosità tra schermo e ambiente di lavoro, la presenza nell’ambiente di fumo.

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Cosa si può fare:

  • Prenditi delle pause: alza frequentemente gli occhi, distogliendoli dallo schermo e mettendo a fuoco un oggetto lontano per una ventina di secondi. Riposa la vista per una decina di minuti ogni ora e approfittane per sgranchirti un po’. Non passare più tempo dello stretto necessario davanti ai monitor.
  • Scherma le finestre con tende adeguate.
  • Usa una lampada da tavolo.
  • Inclina il monitor per eliminare eventuali riflessi.
  • Il computer va rivolto verso il centro della stanza e non verso il muro e ad almeno 60-70 cm dagli occhi.
  • Regola il contrasto, la luminosità e la grandezza dei caratteri del monitor perchè siano confortevoli.
  • Pulisci periodicamente lo schermo.
  • Rinnova l’aria dell’ambiente di lavoro.
  • Utilizza sempre le eventuali lenti correttive, quando prescritte.
  • Batti spesso le palpebre. Eventualmente usa lacrime artificiali o spray oculari per lubrificare la superficie oculare e alleviare sintomi quali bruciore e secchezza oculare.

Bambini e dispositivi digitali: la sindrome di affaticamento visivo (astenopia) colpisce anche bambini e ragazzi! Non è normale, non è fisiologico né sano passare ore davanti al computer in videolezione, non  trascorrere tempo all’aria aperta, non fare attività fisica, e svolgere ogni attività scolastica e ricreativa davanti a telefono o monitor! 

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LA MIOPIA

La miopia tra i giovani e i bambini è in netto aumento, passando in Europa, in 20 anni, dal 25% al 42% dei ragazzi. Nei paesi asiatici negli ultimi 15 anni ci si sta avviando verso il 100% di ragazzi miopi.

Cosa si può fare?

Tutti gli studi indicano due attività da diffondere e da rendere operative: la prima è sicuramente quella di stare 2-3 ore al giorno all’aria aperta, quando possibile, specialmente nell’orario intorno a mezzogiorno perché sembra che le a luce naturale del sole abbia una funzione difensiva nell’evoluzione della miopia. Per cui i bambini che stanno meno all’aria aperta, come accade purtroppo oggi, sono più predisposti a far progredire la loro miopia. L’altra cosa da ricordare è che quando si svolge un’attività da vicino, come ad esempio l’utilizzo di computer o videogiochi, è importante ogni 20 minuti fermarsi per circa 30 secondi, distogliere gli occhi dallo schermo, per fissare lo sguardo all’infinito in lontananza e rilassare la messa a fuoco prima di ritornare a lavorare. Nei bambini la messa a fuoco è automatica e il mantenere questa tensione ininterrottamente, senza fare piccole pause di 30 secondi, sembrerebbe collegato con l’aumento della miopia. E questo è qualcosa che dobbiamo riuscire a diffondere agli insegnanti, soprattutto quando applicano obbligatoriamente la scuola telematica come in questo periodo. 

Queste sono ormai indicazioni consolidate, verificate e validate a livello internazionale. Nella didattica a distanza per i bambini è ovviamente fondamentale anche ridurre le ore rispetto al normale orario scolastico e comunque prevedere degli intervalli, in particolar modo nei ragazzi dagli 8 ai 12-13 anni poiché è l’età in cui normalmente si sviluppa la miopia. 

Tra i dispositivi disponibili in casa, scegliete per i ragazzi quali col monitor più grande (meglio studiare a computer piuttosto che su telefono), da tenere a una distanza di lettura di 70-80 cm, per sforzare meno gli occhi. Evitare di guardare film sul telefonino. 

La miopia aumenta con lo sviluppo e si modifica negli anni, per cui è consigliabile per bambini e ragazzi effettuare con regolarità una visita oculistica, soprattutto quando si ha una familiarità per i difetti visivi (genitori che portano gli occhiali, o che presentano strabismo o ambliopia, che hanno malattie oculari ecc.).

“A causa dell’emergenza coronavirus, un grande numero di pazienti affetti da disturbi e malattie visive non ha più avuto accesso alle visite e cure oculistiche, in quanto ridotte o sospese negli ospedali e negli ambulatori. La gravità di questo dato è stata amplificata dal fatto che per paura di essere contagiati moltissimi pazienti hanno interrotto le cure in atto e non si sono più recati a visita negli ambulatori e negli studi professionali, senza avere piena consapevolezza delle conseguenze. In assenza di visite e dei necessari  interventi, questi pazienti rischiano infatti danni permanenti alla vista”. A lanciare l’allarme è la SOI, Società Oftalmologica Italiana. 

Ci auguriamo che nella cosiddetta Fase 2, seguendo tutte le indicazioni di sicurezza previste per ridurre e prevenire i rischi di contagio, a tutti i pazienti venga riconosciuto il diritto alla cura e la possibilità di salvaguardare la propria vista.

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